Melodramma in quattro parti di Giuseppe Verdi (decima opera) su libretto di Francesco Maria Piave da Shakespeare. Prima rappresentazione: Firenze, teatro della Pergola 14 marzo 1847; seconda versione: Parigi, Theatre Lyrique 19 aprile 1865.
Personaggi: Duncano, re di Scozia (m), Macbeth (bar), Banco (B) generali del suo esercito; lady Macbeth, moglie di Macbeth, (s); la sua dama (Ms); Macduff nobile scozzese (T); Malcolm, figlio di Duncano (T); il medico (B); un domestico di Macbeth (B); il sicario (B); l'araldo (B); Fleanzio, figlio di Banco (m); apparizioni, streghe, messaggeri del re, nobili e profughi scozzesi, sicari.
Macbeth rappresenta la prima concretizzazione del confronto di Verdi con il teatro del grande drammaturgo inglese, seguiranno Otello e Falstaff.
Atto primo
Scena prima
Nella foresta, “Preludio”. Alcune streghe, riunite per festeggiare le malvagità commesse, incontrano Macbeth e Banco, due generali dell’esercito scozzese di re Duncan. Le streghe salutano in Macbeth il futuro re di Scozia: il giovane soldato è turbato dalla profezia. Arrivano dei messaggeri annunciando a Macbeth che il re Duncan lo ha nominato signore di Cawdor.
Scena seconda
Castello di Macbeth. Lady Macbeth sta leggendo una lettera del marito che le narra del suo incontro con le streghe e delle loro profezie: “Nel dì della vittoria”. Ella decide di infondergli il coraggio per uccidere Duncan: “Vieni! T’affretta!”. Egli così accederà al trono. Un servo annuncia che il re passerà la notte nel castello: “Al cader della sera…”. In una cabaletta: “Or tutti sorgete”, la donna invoca l’aiuto dei signori delle tenebre. Giunge Macbeth: la moglie lo sprona a compiere il tentativo quella notte stessa. Entra il re, scortato da Banco, Malcolm e Macduff.
Ricevuto il benvenuto dei Macbeth, viene condotto alle proprie stanze. Dopo molti tentennamenti, Macbeth entra nella stanza in cui dorme il sovrano e lo uccide. In preda al panico, esce dalla stanza e descrive alla moglie l’orribile scena: “Fatal mia donna!”. Lady Macbeth esorta il marito a riportare il pugnale dal re per accusare del delitto gli stallieri. Ma l’uomo è troppo terrorizzato. Ella afferra allora il pugnale ed entra nella stanza di Duncan. Bussano alla porta: mentre la coppia si ritira, entrano Banco e Macduff che hanno l’ordine di svegliare il re: “Di destarlo per tempo”. Scoperto l’assassinio, i due danno l’allarme al castello. Tutti i personaggi riuniti nel salone invocano la punizione divina per l’uccisore: “Schiudi, inferno, la bocca”.
Atto secondo
Scena prima
Stessa scena. Una camera del castello. Lady Macbeth rimprovera il marito, ora re, di evitarla, “Perché mi sfuggi”. Macbeth non riesce a dimenticare le streghe e decide, incoraggiato dalla moglie, di far assassinare Banco e suo figlio Fleance, possibili futuri avversar!. Rimasta sola, Lady Macbeth esulta alla prospettiva di togliere ogni ostacolo al trono: “La luce langue
Scena seconda
Nel parco del castello. I sicari ingaggiati da Macbeth sono in attesa di Banco e di suo figlio, che arrivano per recarsi ad un banchetto che si terrà nel castello. Mentre Banco viene attaccato e ucciso: “Come dal ciel precipita”, Fleance riesce a fuggire.
Scena terza
La sala dei banchetti del castello. Entrano Macbeth e la moglie, salutati dagli invitati. Lady Macbeth propone un cordiale brindisi: “Si colmi il calice”, al quale si uniscono tutti. Arriva intanto uno dei sicari che riferisce a Macbeth della morte di Banco e della la fuga di Fleance. Il re si volta per sedersi e trova la poltrona occupata dal fantasma di Banco che nessun altro vede all’infuori di lui: Macbeth è sopraffatto dal terrore. Riavutosi, decide di consultare le streghe per sapere di più sul suo futuro.
Atto terzo
La spelonca della delle streghe. Le streghe stanno eseguendo uno dei loro macabri riti [13] (Tre volte miagola). Entra Macbeth ed interroga le streghe. Esse invocano i signori delle tenebre per far conoscere al re il proprio destino. La prima profezia lo avverte di guardarsi da Macduff, un fanciullo insanguinato gli dice che nessun nato da donna gli potrà nuocere; la terza apparizione un fanciullo incoronato profetizza che Macbeth sarà invincibile fino a quando la foresta di Birnam non si muoverà contro di lui. Sfilano quindi i fantasmi di 8 re, la stirpe di Banco che regnerà. Macbeth li scaccia e sviene. Le streghe convocano gli spiriti dell’aria per farlo riprendere. Macbeth rinviene ed incita se stesso ad accrescere il suo potere ("Vada in fiamme, e in polve cada").
Atto quarto
Scena prima
Al confine tra Scozia e Inghilterra. Un gruppo di profughi scozzesi piange la patria, schiacciata e commossi essi vogliono una morte cruente per Macbeth “Patria oppressa”. Del gruppo fa parte anche Macduff, straziato dalla notizia che moglie e figli sono stati massacrati: “O figli”, “Ah! La paterna mano”. Arriva l’esercito inglese di Malcolm. L’erede al trono di Scozia sprona gli esuli a unirsi a lui, e ordina ad ognuno di tagliare un ramo d’albero dalla foresta di Birnam per cogliere il nemico di sorpresa.
Scena seconda
Nella sala del castello di Macbeth. Un medico e una dama del seguito di Lady Macbeth attendono la regina che è stata vista aggirarsi di notte in stato di sonnambulismo: “Vegliammo invan due notti”. Lady Macbeth appare con in mano una candela. Ossessionata dall’assassinio di Duncan ella cerca invano di ripulirsi dal sangue che immagina di vedersi sulle mani: “Una macchia”.
Scena terza
In una stanza del castello. Macbeth medita sulla battaglia che dovrà sostenere contro Malcolm, Macduff ed i loro alleati: “Perfidi”. Piange ciò che ha perso per cieca ambizione:”Pietà, rispetto, amore”. Il soliloquio è interrotto dalla dama del seguito che viene a comunicargli la morte di Lady Macbeth, ma egli ha in testa più urgenti problemi: alcuni soldati riferiscono che la foresta di Birnam si sta muovendo. Macbeth allora comprende il significato della profezia delle streghe e si prepara alla lotta finale.
Scena quarta
In una pianura circondata da foreste e colline. Le truppe di Malcolm avanzano finché non arriva l’ordine di deporre i rami serviti da schermo. Nello scontro che segue Macbeth viene messo alle strette da Macduff. Ormai perduto, Macbeth viene ucciso da quest’ultimo in duello. Ritorna Malcolm, che dichiara vittoria sulle forze di Macbeth: “Vittoria!”
il libretto dell'opera
Il dramma di Shakespeare, Macbeth ha ispirato altre due opere: Macbeth, dramma lirico in un prologo e tre atti di Ernest Bloch (1880 - 1959), libretto di Edmond Fleg, prima rappresentazione Parigi, Opéra - Comique 2 novembre 1910
Macbeth opera in tre atti senza nome di Salvatore Sciarrino (1947 -) su libretto proprio; prima rappresentazione Schwetzingen, Rokokotheater 6 giugno 2002.
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